I MIEI SEDICI
ANNI
MALINCONIA
La mia malinconia
mi riporta
alla macchia dei glicini
che contrasta alla vista
lo splendente verde
delle nuove foglie
Al luccichio delle onde
all'orizzonte
che si confonde con
la linea violetta
del cielo
Mi sembra
di volare
sui tetti
febbraio 1971
140
PIOVE
Mi faccio scivolare
addosso
un'acqua viva
di alghe
che scorre e mi lascia
coperta
di verde.
19 aprile 1971
141
PIOVE ANCORA
Piove
Con gioia guardo
la sabbia macchiata
di gocce
Mi sento scivolare
rivoli
sulle braccia
il mare è di un verde
che invoglia
a gettarsi
tra gli schizzi delle creste
per essere
onda
Mi sembra di
mettere le foglie
di crescere
Il cielo è infinito
anche quando le nuvole
toccano i tetti
Mi perdo
se alzo la testa
per guardare
Seduta sul bagnasciuga
i piedi bagnati
dal risucchio
ti penso
E sorrido.
5 giugno 1971
142
VECCHIO BORGO
Il brulicare delle foglie
dei pioppi
argentei e silenziosi
sul fiume
Sulla corteccia
cammina
un bruco
gibboso
colore della casa
a picco
sull'acqua
e sui cocci
levigati
Il ponte di pietra
massi di fiume
squadrati
I vecchi
volti terrosi
scolpiti
scheggiati
occhi di gatto
tranquilli
Il cantare delle schiuma
contro le radici
immerse
e gli occhi di
una camomilla
su un sasso.
11 giugno 1071
143
TRISTEZZA
Respiro dagli occhi.
21 luglio 1971
144
FRATELLO ULIVO
Beato te
ulivo
che te ne stai
cantando
canzoni di foglie
e di cortecce
e ti lasci drogare
dall'aria di vetro
incantato
Beato te
ulivo
che conosci i baci
timidi
della luna
il rossore del sole
che cade
il violino in sordina
del vento
che lusinga i tuoi rami
le tue radici
Beato te
ulivo
che ti fai tendere
la mano
dalla pioggia che scende
che ti fai accarezzare
dall'aria
senza pudore
che tutto ti copre
Che conosci le canzoni
del fiume
le lunghe serenate
delle zanzare
le grida
in lontananza
delle rane
Beato te
ulivo
che ritrovi il colore
delle stelle
tra i tuoi occhi
di corteccia
Che ti fai sollevare
dal vento
e urli con lui
nella sera
Beato te
ulivo
che conosci con le tue radici
salde
il calore della terra
che ti sporcherà sempre
di amore
fino che tu
ulivo
non sarai
terra
e lei terra
ulivo.
28 luglio 1971
145
TRAMONTO
La mia città
è immersa
nel fumo del crepuscolo
I campanili
emergono
tra gli strati sfilacciati
di nebbia
Si cristallizza
il rosso azzurro
del cielo
Netti i cipressi
muovono piano
Sull'erba arsa
si adagia
il freddo
E' il mio cuore
che dorme
su quella pace.
15 settembre 1971
146
COPERNICO
Il polline di un fiore
tra le dita
e sentirsi sperduti
vagare nel buio
in un vuoto senza fine
dove brillano di solitudine
astri freddi
e ignoti
Vagare spaventata
galleggiare
la braccia allargate
gli occhi stretti
affondare
sentirsi schiaffeggiare
di vuoto
comprimere le vene
schiacciare le membra
accorciare le gambe
Toccare tra le dita
il polline di un fiore
che neppure si vede
nell'infinito
e sentirsi
molto piccoli.
2 dicembre 1971
147
YOU ARE A CANNIBLE,
I WANT TO DIE
Tutto con i buchi della
solitudine
Tutto senza sbattere
le ciglia
Tutto fermo
Tutto vecchio
Tutto saputo
Tutto uguale
Nulla mi dice niente
Niente mi dona la felicità
La felicità è un cannibale
voglio morire
La luce senza
bagliori
Il vuoto ripieno
di grilli
di scarafaggi orribili
che si muovono
Le mie dita graffiate
di vuoto
La mia gola riempita
di te
Tu sei un cannibale
voglio morire.
12 novembre 1971
148
GARGANO
Amore nato dall'acqua
dalla sabbia
col profumo delle salsicce
sul fuoco
Tu sei l'amore profumato
dall'allegria del bicchiere
pieno
l'amore delle canne
di fiume
delle mani bagnate
sulla mia pelle
bagnata
delle conchiglie
bianche
affondate nel calore
della sabbia
Tu sei l'amore degli occhi
spaventati
delle poche parole
stonate
con quello che mi dicevano
le tue dita
L'amore dello squillare
del cielo
l'amore prepotente
che ci abbracciava
anche se i tuoi occhi
si abbassavano
stupiti
sulle conchiglie
sotto l'acqua
silenziose.
11 agosto 1971
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i miei figli non mi parlano quasi...
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capite che quel che resta non basta neppure per il cibo mio, per Brugola e per Stellina
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